I miei vent'anni sono stati interessantissimi e pienissimi,
anche fisicamente.
Il periodo storico era eccezionale ed anche se lo slogan imperante era il famoso 'No Future', tutto sembrava facile ed eccitante.
Diverse passioni presero possesso della mia persona segnandola in modo definitivo
per prima la musica e tutto ciò che le girava intorno.
Anche la passione divenne cosa fisica,
avevo trovato l'uomo della mia vita.
Per sei mesi ci estraniammo dal resto del gruppo.
Non è difficile litigare con me e dopo questi mesi edulcorati (già troppi a pensarci ora), arrivò la prima discussione degna di nota.
Forse avevo anche scelto il giorno giusto, un venerdì, serata Top del Tuxedo!
Come ogni ventenne che si rispetti decisi che sarei andata lì a ballare per rivedere gli amici che avevo trascurato, per stravolgermi e per flirtare col resto del mondo come tutti quelli/e che hanno litigato col fidanzato/a.
Gli amici trascurati non erano dello stesso parere e invece di divertirmi come preventivato, mi son trovata chiusa in un angolo del locale ad ascoltare i motivi del loro risentimento senza poter ribattere più di tanto perchè avevano ragione.
Gli amori vanno, gli amici restano,
questa la lezione imparata quella sera.
Sette anni più tardi ebbe fine l'amore con l'uomo della mia vita ma avevo ancora i miei amici.
Come ogni ventenne orgogliosa dei propri amici, faccio conoscere il mio migliore amico alla mia migliore amica.
Si innamorano, per mesi spariscono lasciandomi senza migliore amica e senza migliore amico.
Spiazzata, depressa e sola.
Facciamo pace poco prima che si sposino.
Poi divorziano.
Lei è tutt'ora mia amica, lui anche se abita lontano, è ancora mio amico.
Gli amori vanno, gli amici restano.
Dedicato ai miei amici Ortensia, Saretta e Fabio.
1 commento:
Puulliiii hai pure scritto il nome tosca piu'volte e visto che sei letta nuovo oracolo cittadino io sono onorata))
Pulli e la provola. Le nostalgie di losca.
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