lunedì 23 marzo 2015

cattivo esempio

Ogni volta che finisco di fare ginnastica il senso di benessere è talmente alto che mi chiedo:
"Ma come cazzo fanno a vivere quelli che non la fanno?"
Ne parlavo prima col mio amico Diego ti mollo dove sei che stava appunto andando in palestra, diventa un po' una droga; anche a lui capita che se il giorno prima per qualche orrendo motivo si è dovuto saltare gli esercizi, quando sei finalmente lì ad occuparti di te il benessere è talmente intenso da rasentare la goduria intesa proprio come quasi orgasmo perchè fare gym non è cosa circoscritta al solo corpo ma ossigena cervello, pelle, polmoni, stira muscoli e colonna vertebrale regalando un portamento eretto, scuote ogni chakra, stimola la circolazione del sangue e regola la respirazione eliminando quel fiatone da occidentale che fa pensare di essere in ansia sempre.
Io che ho la cattedra in drogologia posso affermare con certezza che questa è l'unica dipendenza sana, gratuita e sempre disponibile.
Faccio ginnastica perchè mi fa stare bene, non perchè voglio dimagrire o sembrare figa e su questo punto convengono tutti quelli che fanno qualsiasi tipo di attività fisica mentre invece c'è gente che fa veramente cagare e non contenta dello sfascio evidente va addirittura in tv a tirarsela dicendo che non fanno assolutamente niente.
Ora vorrei dire a Maurizio Costanzo ed a Fazio che non c'è bisogno che ce lo dicano, si vede anche solo dal giallastro della loro pelle che sono avulsi al movimento ma forse non è educativo dire cose del genere in tv facendo così crogiolare tra i lardelli milioni di telespettatori.
In una stessa puntata subito dopo Jane Fonda (76 anni), è entrata la Littizzetto (50) e giuro che era l'ex Sabbry a dimostrarne settanta!
Son quasi convinta che se Costanzo si fosse sforzato a fare almeno un quarto d'ora di stretching ogni tanto, avrebbe conservato qualche consonante in più, invece se le dev'essere magnate tutte e si capisce un emerita minchia quando parla, infatti ho capito solo quando ha detto che in vita sua non ha mai fatto movimento fisico.
Cazzo, che segretone!!! Non me n'ero per niente accorta!
Sia mai che ora veniamo a sapere che nemmeno Andreotti ha mai fatto ginnastica...
...che ci svelino tra tutti i segreti che si è portato nella tomba solo questo evidentissimo (la gobba) malsano comportamento.

Datemi retta, iniziate a qualsiasi età, scegliete quel che più vi aggrada, nuoto jogging, yoga, pilates, bicicletta, camminata veloce, ginnastica dolce, salata o piccante ma fate qualcosa perchè
qualsiasi credo voi abbiate è ora di saperlo: il vostro corpo è il vostro tempio, abbiatene cura
!

lunedì 16 marzo 2015

ho chiuso con Ellroy ma lo scrivo maiuscolo lo stesso in memoria dei bei momenti che mi ha donato in passato....


In un paginone centrale del mio quotidiano preferito, tempo fa avevo letto che spesso è meglio non conoscere gli scrittori amati per non rovinare l'aura speciale che ogni lettore attribuisce loro.
E' sotto gli occhi di tutti l'esempio Gramellini che, nella prima pagina della Stampa è sempre accattivante, ironico e quasi feroce, mentre se lo vedi da Fazio è un petulante buonista e noioso.
Me lo aveva pure detto un amico che lavora per lo stesso giornale, a me incuriosiva Gram, gli chiesi com'era di persona e lui mi disse che era niente di speciale e ne sarei rimasta delusa. Così fu.
...ma l'altra sera proprio non ho resistito:
 Dopo un pomeriggio a far le cazzone in giro con la Simo, siamo finite al Rat per un piccolo bicchiere.
Per qualche fortunata congiunzione astrale arrivano alla spicciolata anche diversi amici prelibati e si crea una bella situazione allegra e spontanea ed i piccoli bicchieri da uno diventano alcuni (io ne ricordo tre. ...forse quattro....).
Dopo un po' però gli amici iniziano col dire che dovevano andare.
"Dove"?
"Al Circolo dei Lettori, stasera c'è Ellroy"...
"Cazzo, è vero, l'ho letto su Repubblica, vengo anch'io, è il mio scrittore preferito!"
"No Lella, è impossibile, bisognava prenotare"...
"Ma figurati, sono il Capo dell'Isolato"!
"No, no, davvero, è a numero chiuso e sold out dalle tre!"
Ma pensa te, sarà già che mi arrendo...
Infatti, tutti partono ed io e la Simo per dimenticare l'abbandono ci facciamo un altro piccolo bicchiere che diventa orgoglio e benzina allo stesso tempo ed in pochissimo siamo davanti al Circolo dei Lettori. La fortunata congiunzione continua perchè erano già le undici, alcuni numeri chiusi prenotati escono e noi viscide scivoliamo al posto loro superando i vari quadri (leggi porte e portoni), fino a giungere lì dove secondo me mi attendeva Ellroy (certo, prima mi hanno fatto posare il bicchiere di vino).


Se la noia avesse un odore, sarebbe quello che mi ha investito quando ho aperto la porta del salone principale: la platea era composta da gente di una certa età che, ne sono certa, in vita loro non avranno mai detto neanche accipicchia, altrochè gli improperi poetici del mio Ellroy che era sul palchetto seduto al centro e muoveva la testa come solo Ray Charles sapeva fare, tanto che mi sono preoccupata ed ho chiesto a Culicchia che era lì di fianco se gli era venuto un ictus nel frattempo. Lui mi risponde che no, è solo ubriachissimo. 

Bene, uno pari mi dico, mentre convengo che noi praticamente giovani siamo tutti al fondo della sala.
Avrà detto tre parole in tutto  delegando ogni verbo ad un romano al suo fianco (sai che bello essere tradotto da un romano)...
Dopo un po' comincia il carosello di quelli che vanno a farsi firmare il libro che io non ho comprato perchè dopo sei pezzi da mille non mi fido più tanto ma lo stesso lo voglio avvicinare, vado a cercare un pezzo di carta da farmi firmare e trovo l'opuscolo della serata col suo faccione in copertina.
Ovviamente salto la fila (in vino prepotens), lui mi guarda indispettito perchè non ho il libro, mi firma l'opuscolo, guardo e vedo che era uno scarabocchio e allora reagisco d'impulso ributtandoglielo quasi in faccia mentre gli dico:"Avido"!
Io sapevo che era un po' stronzo, lo amavo anche per questo ma l'avidità non la perdono, anche se il libro si intitola Perfidia ed ha la copertina rosso fuoco, di leggere di intrighi della seconda guerra mondiale anche se scritti egregiamente da lui (di questo ne sono certa), non mi interessa, il mio Ellroy è noir, il mio Ellroy è quello che mal si sopportava ne 'I miei luoghi Oscuri'.
E così è finita la mia storia con Ellroy ma, come qualsiasi donna lasciata dal suo uomo, nel mio piccolo mi vendico e vi faccio vedere com'era mal vestito
.

Non è l'Hawaiana più brutta che abbiate visto?