domenica 25 dicembre 2016

another one

Priva di emozioni positive, mentre bevevo il caffè pensavo che comunque il Natale ha sempre avuto un influenza malinconica su di me, come avesse il potere di buttarmi in solitudine anche quando sola non sono.
Probabilmente ha origini antiche.
I primi Natale della mia vita li ho passati in solitudine con mia madre festeggiando con quel poco che avevamo ed è forse la malinconia impressa sul volto di mia madre che non poteva offrirmi di più o credeva avessi voluto di più (mentre per me era importante che non mi abbandonasse), che ha condizionato tutti gli altri Natale a venire.
Dopo qualche tempo mamma è riuscita a scrollarsi di dosso quell'introversismo tipico dello scorpione ed allora entrammmo nel giro dei Natale dai vicini di casa, credo sempre perchè era brutto lasciarci a festeggiare da sole.
I Natale dai calabresi furono una vera manna per me che non avevo idea di come fosse una famiglia normale in più imparai a giocare a tombola, a sparecchiare il tavolo e a stare fuori a giocare con gli altri bambini (una delle quali diventò la mia migliore amica per sempre).
Quella famiglia era numerosissima ed ogni anno io e mà venivamo coinvole nelle loro beghe interne anche violente che magari finivano per la riunione di Pasqua o viceversa oppure si chiudeva il caso Andrea/Genny per aprire quello Mimmo/Rosa, una cosa continua insomma, per quello noi bambini stavamo fuori a giocare.
Per quello io e mamma ogni volta che ci ritiravamo nella nostra casa passavamo dita sulla fronte sospirando.
Per questo ogni Natale inevitabilmente mi sento un po' sola ma poi penso non siano messi bene neanche quelli che devono stare in famiglia e inizio a cazzeggiare in totale libertà nel senso che mi dispenso pure dalle mie di regole e riesco a venirmene fuori con malinconica allegria anche grazie alla mia amica Maria.
Quel che mi spaventa è l'avvento del 2016+1!