venerdì 28 novembre 2014

per tutti gli innamorati...

Avete mai pensato a quanto sia inquietante il superlativo assoluto di amare?

Lo trovo di cattivissimo auspicio!

martedì 25 novembre 2014

come fermare i Lady Killers!

Come vedete, anche a me piace poco la parola femminicidio; femmina è generico, si usa anche per gli animali mentre qui si parla di donne e secondo me quelle che si ribellano a sottomissioni ed angherie varie sono donne, non femmine anzi, sono Donne (con la maiuscola).
Conscia del fatto che il problema è inestirpabile alla fonte finchè le femmine madri non cambieranno atteggiamento coi loro pargoli maschi crescendoli come crescerebbero le femmine invece che un esercito di rimbambiti che non sanno rifarsi il letto, lavare piatti, addirittura versarsi l'acqua l'ho visto coi miei occhi!!!... ...finchè non si spiega loro che le mani non servono solo per il joystick e per tenere il pistolino in mano (nella migliore delle ipotesi perchè io questi me li immagino mentre eseguono il classico 'seghino a due dita'), il problema sarà sempre presente.
Di più, in me sorge il dubbio che diversi dei colpi che questi primati sferrano alle loro Donne, siano in realtà diretti proprio verso le mamme loro. Idealmente, s'intende.
La mia idea è molto semplice, è noto che la maggior parte delle donne uccise avessero sporto denuncia (spesso più di una) contro il loro uomo anzi, qui ci sta bene maschio, bene, io interverrei su chi non ha preso sul serio la faccenda: licenzierei il carabiniere o il poliziotto sbadato.
Veramente lo butterei fuori dall'arma o quel che è, per sempre! ma io sono drastica, si sa, forse basterebbe fargli perdere il lavoro a cui non ha dimostrato di tenere tanto, vedi poi come cominciano a prendere in condiderazione ogni cosa gli agenti che vengono dopo!
Stessa cosa farei coi magistrati che dopo qualche mese di detenzione (o quel che è), per motivi sconosciuti alla ragione, rimettono in libertà o ai domiciliari  l'elemento che magari abita nella stessa città o addirittura a pochi metri dalla sua vittima e che 'magari' dopo poco tempo riesce a portare a termine la sua missione (è successo diverse volte purtroppo), e allora caro il mio magistrato, hai sbagliato di brutto? Ora te ne vai.
Anzi, siccome io sono drastica, li radierei dall'Albo!
Però, siccome oltre che drastica credo molto nel fatto che le persone possano cambiare,  farei espiare a magistrati e sbirri declassati la loro colpa nelle strutture che accolgono le Donne in difficoltà svolgendo una specie di servizio civile. GRATIS!
Ciò si potrebbe fare anche coi maschi scadenti e colpevoli di violenza, magari dopo un bel lavoro psicologico.
Mi piacerebbe davvero tanto che questi detenuti con super causa dopo un tot di galera ottenessero la semi-libertà ma solo per andare a svolgere mansioni femminili presso una di queste Case poi, finito il menage, ale', si rientra in galera!
Sarebbe bellissimo, invece, siccome questo mondo è al contrario, le associazioni che accolgono Donne in difficoltà sono sempre meno perchè sempre meno sono i soldi a loro destinati. Ecco, ho appena scritto ciò e mi è già venuta un altra idea: le famiglie degli orribili esseri dovrebbero essere indotte a pagare una quota per sostenere le spese di gestione delle case delle Donne magari con rinuncia alle spese processuali da parte del Tribunale.
Se si è riusciti a togliere le case ai mafiosi per destinarle a lavori più utili, questa soluzione non è poi così visionaria a pensarci bene!
Alle ragazze che hanno a che fare con maschi poco tranquilli do' il consiglio che danno tutte Quelle che ci sono passate: dovete lasciarli al primo schiaffo!
A me non l'aveva detto nessuno ed ho continuato a prendere mazzate credendo che la colpa fosse mia che riesco a far perdere la pazienza ai Santi e dato che ero una drogata ai tempi, non mi sembrava lecito rivolgermi alla polizia per farmi difendere e forse avevo pure ragione visto come si comportano con le Donne normali. Non ascoltano loro, figurati una tossica, ma voi potete e dovete perchè anche se tutto va a rilento, la voce di ognuna non è più solo una goccia nel mare, qui si è già formato un bel pozzangherone!

venerdì 21 novembre 2014

un mondo al contrario

E' notizia di qualche settimana fa che un tizio è stato arrestato perchè coltivava marijuana ma è stato immediatamente scarcerato perchè 'non aveva il pollice verde'; la sua erba era priva di principio attivo quindi, FUORI!

Negli anni '90 anzi, '93, mentre ero ospite alle Nuove, vedevo entrare solo spacciatrici che vendevano roba buona mentre le paccare e le malazioniste grazie a questo ciocco del principio attivo, restavano libere.

Ora io mi chiedo: si parla tanto di meritocrazia ma questi due esempi non vi fanno venire il dubbio che si tratti solo di una parola come tante usata a muzzo?
Non dovrebbe essere al contrario?
In fondo se l'erba viene su buona, è sicuramente frutto di passione, dedizione e professionalità.
Se uno vende droga eccellente a scapito di un guadagno maggiore, intanto è degno di rispetto e riverenze poi, a ben guardare, a suo modo contribuisce alla riduzione del crimine perchè non è che uno si prende un pacco e allora siccome è andata male se ne torna a casa abbacchiato e bon, e no!, chi si prende pacco deve tirare su soldi velocemente per procurarsi un altra dose, quindi è costretto a delinquere magari rischiando di farsi arrestare favorendo il sovraffollamento delle carceri.
Di più, a livello sociale chi vende droga buona genera persone felici.

Dopo queste considerazioni, non meriterei di diventare Ministro della Giustizia o del Welflare?

mercoledì 12 novembre 2014

Una giornata interminabile

...quindi anche il post lo sarà. Vi va bene che, pur sforzandomi, non ricordo molto della giornata lavorativa e dunque inizio dal momento clou, cioè da me che resto con tutta la refurtiva nel sacco perchè per qualche motivo (retata? ero arrivata tardi?), la piazza era priva di ricettatori, il che vuol dire che io ero in carenza sparata e senza una lira in tasca benchè mi fossi sbattuta tutto il giorno per rubare.
No money, no drugs!
Ai tempi me la facevo con un ragazzetto carino che bazzicava la sala giochi di Via Barbaroux, la via era stata punto di riferimento per i tossici della prima ora, quelli politicizzati, artistizzati, musicizzati della fine anni '70, metà '80, il sindaco della zona era il Grande Peppo Parolini (che son certa tutti ricordiamo con grande affetto e malinconia), poi era stata purtroppo rivalutata ma dopo una decina di anni tornò agli antichi splendori: si trovava  tutto quel che serviva ad un buon tossico, dai ricettatori, ai colleghi ladri con cui passarsi dritte, alle droghe più disparate anche provenienti da India e Tahilandia, il tutto incorniciato dalla presenza di vecchie e grasse puttane che stazionavano davanti ai loro portoni con la sedia (una purtroppo è stata uccisa da quel micro-dotato di Minghella, noto serial killer....), robe come se ne vedevano solo nei caruggi di Genova ma, torniamo a noi, anzi a me disperata che dovevo per forza far fuori la mia mercanzia per coronare il mio bi-sogno.
Mi recai come un automa alla sala giochi per vedere se trovavo qualche ricetta che faceva cisti giocando alle macchinette. Niente. Trovai però il mio ragazzetto di cui proprio non ricordo il nome, facciamo Davide...
...Davide mi promise di aiutarmi, ovviamente avrei dovuto offrirgli da farsi ma in quei momenti va bene tutto, basta che si svolti.
Lui dice che dovremmo provare ai murazzi, la refurtiva era buona, magari qualche pusher me l'avrebbe presa in cambio di qualche dose.
Ci sarebbe da aprire anche una parentesina sui murazzi che grazie ai neri che avevano lanciato la moda delle bustine di coca a sole cinquantamila lire (prima di loro erano almeno 300 mila al grammo), avevano fatto del luogo un posto molto frequentato anche nel pomeriggio. Di solito non ti scontravi mai col popolo della notte semplice ma poi, sai com'è, la droga piace a molti e la zona diventò punto di riferimento per tutti a qualsiasi ora ed in pochissimo tempo.
In poche parole, era lì lì per sputtanarsi.
Io ci andai con Davide ai muri ma i neri volevano il grano, non cose.
Mi impuntai per necessità ed entrai pure in qualche locale che ormai, vista l'ora, erano aperti, per vedere se c'era qualche possibile acquirente mentre il ragazzo mi attendeva fuori con le borse del maltolto.

Il ragazzo avrebbe dovuto attendermi fuori con le borse dovrei dire, perchè ad un certo punto esco e non lo trovo più!
Non potevo credere che questo mi avesse fottuto così e mentre la paura si accaniva in zona nuca, la parte più gaggia di me continuava a cercare questo pezzo di merda tra la gente.
Ma la merdaccia era svanita!
Così presi il primo bus e mi diressi nuovamente in sala giochi dove arrivai giusto in tempo per vedere l'infamone allontanarsi in motorino con un suo compare e le mie borse, ovvio.
GRRRRR!!!
Persi la testa ed iniziai a minacciare ed inveire contro chiunque nel locale, dagli avventori, al padrone, ai fancazzelli coetanei e amici di colui che aveva rubato ad una ladra (è una cosa dura da mandare giù, giuro!). Non potendo chiamare madama, mi sfogai così e continuai anche quando mi sbatterono fuori finchè una squadretta di cinque o sei ceffacci uscì e ad ogni mia parola mi arrivava uno schiaffo o un pugno, n'importe quoi.
Io stentavo a credere che si mettessero in tanti contro una donna ma per loro ero solo una tossica impazzita,
merda, feccia e in più i loro colpi non mi tacevano e questo li rendeva ancora più violenti e allora caddi per terra e loro, inarrestabili, continuarono con calci, parolacce, forse sputi e non smettevano più.
Ero chiusa ad uovo, ricevevo colpi in ogni parte del corpo ma quel che mi faceva più male era che nessuno interveniva per togliermi di dosso questi escrementi della natura!
Per rassicurare chi mi vuole bene, informo che ad un certo punto i colpi non li senti più, senti solo il primo per benino ma quando sei per terra non ci fai più caso, non senti dolore, speri solo che finiscano in fretta.
Smisero anche loro finalmente!, mi rialzai, mi ripulii, ero bombatella ma niente che non potesse passarmi con un bel perone quindi mi rimisi subito in modalità sbattone e ripartii, destinazione Murazzi, again.
Qui la storia diventò lunghissima; chiedere roba a gancio non era la mia specialità, in quanto donna, loro vogliono almeno trombarti, anche se hai un occhio nero e lividi ovunque.
Cercai di accollarmi a qualcuno ma ne ricavai solo una lista di gente a cui non avrei mai più offerto niente. Delusione e dolori che iniziavano a diventare importanti e si miscelavano a quelli della carenza che incalzava sempre più mi rallentavano eppure, so che è difficile spiegarlo a persone normali, era come se non fossi stanca, io non mi sarei fermata finchè un ago non avrebbe trovato la mia vena!
Mentre facevo l'ennesima vasca del lungofiume, mi sentii chiamare.
Porc putt!!!, non può essere, questa è proprio la giornata più sfigata della mia vita!!!
Era Mac, un cazzo di negrone che una settimana prima mi aveva venduto pacco ed io (che proprio non sopporto i pacchi), l'avevo sputtanato in Piazza (Porta Palazzo), davanti a tutti gridando di non prendere roba da lui che era un malazionista, un infame, aveva merda e....  state attenti!
I ragazzi avevano seguito il mio consiglio e Mac aveva avuto la Piazza rovinata!
Figuratevi la mia gioia nel vederlo nel giorno più pesto della mia vita (fin lì)!
Tremante mi avvicinai lo stesso, tanto ormai...
Forse credevo già nell'impossibile o comunque quel che mi disse mi mise su quella via perchè Mac, non era per niente incazzato con me, mi chiese scusa, avevo ragione io per l'altra volta, voleva farsi perdonare e mi regalò un bel bustone molto buonissima (così disse, che volete da me?).
Non ci potevo credere a tanto culo, lo sapevo che Gesù non poteva abbandonarmi, YUPPI!!!!
Eeeeh, yuppi.... ....yuppi cosa?
Non ci crederete ma un momento dopo che mi consegnò la busta ed erano già le tre, i murazzi iniziarono a riempirsi di sbirri in divisa e non dove non non sta per in borghese ma per gente che sembrava normale, tipo jeans e t-shirt solo che in vita avevano il manganello attaccato alla cintura.
Saranno stati trecento e non esagero, la più grande retata che i murazzi ricordino!
Avevano chiuso tutte le vie: le due salite e pure le scale di mezzo in cima alle quali si vedevano solo cellulari e celerini che controllavano documenti su documenti e chi non li aveva, dritto nel cellulare! Non c'era via di scampo, chi era dentro, era dentro!
Cazzo! Non potevo farmi asciugare la roba pure dagli sbirri dopo una giornata simile, era troppo! In più, per sicurezza, avevo lasciato la borsa da Giancarlo (il locale) con i documenti dentro.
Aggià cazzo, Giancarlo...
Entrai anche se ultimamente non è che scodinzolassero quando mi vedevano ma sai, dovevo prendere la borsa e la situazione era talmente anomala che mi accolsero bene, quindi decisi di esagerare, presi la borsa che conteneva gli strumenti (siringhe, fiala, filtri), e mi andai a fare nel bagno. Pazzescamente trovai pure la vena e quasi al primo colpo!
La ruota era girata!
La roba era molto buonissima davvero ed ora che non avevo più niente da nascondere, neanche le pupille che erano sparite, potevo affrontare anche gli sbirri con la forza che solo dea Eroina ti sa dare!
Salgo le scale di mezzo, mi fermano, mi chiedono i documenti, glieli porgo tranquilla e sicura di me e  questi iniziano a ridere, ma proprio a ridere di gusto con la mia C.I. in mano...
...Scusi, cosa c'è da ridere tanto?
"Secondo lei?"
Mi passarono la carta di identita aperta e guardai la foto..
Oh, quel cazzone di Giancarlo non mi aveva disegnato dei mustazzi alla Vittorio Emanuele?!?
Troppo ridere davvero! Questa cosa mi fa ridere ancora oggi!

lunedì 10 novembre 2014

nota informativa:

Ho gli operai in casa che mi stanno montando un condizionatore così quando sarò finalmente al caldo probabilmente mi tornerà la voglia di mettermi qui a scrivere.
Una domanda mi assilla da quando sono entrati questi due:
Ma come si comportano le donne normali quando hanno operai in casa?
Io sono in imbarazzo totale e non ho altre stanze dove andare, mi scappa da dire fesserie e sicuramente hanno già capito che non sono una donna normale.
Cancello gli sms insignificanti del cellulare per queste tre ore che mi restano?