martedì 14 febbraio 2012

L'avete visto e rivisto anche voi vero, il giudice che ha condannato gli imprenditori della Eternit a SEDICI anni?
E' LUI, è lo stesso Giuseppe Casalbore che per TRE video cassette Fantasy di Walt Disney, aveva chiesto la pena di ben DUE ANNI DI RECLUSIONE  per la sottoscritta!
Non ci crederete ma è sempre uguale,  per niente invecchiato e bastardo dentro!
Almeno stavolta aveva ragione!
Aveva ragione anche quando ha condannato Moggi....
Ha sbagliato solo con me o in fondo devo essere felice come talent scout perchè l'ho scoperto io?

Lellazepam a Ginostra

Dopo aver salutato Virginia*, ebbi appena il tempo di girarmi e sentir forte: "Lella, che cazzo ci fai a Stromboli, tu sei la Regina dei Murazzi"!....
Era il cameriere del Bar al Porto di Stromboli, assiduo dei muri, lì per la stagione, che mi offrì la colazione ed un joint che divisi con la coppia di romani sulla sabbia NERA, dopo un bagno.

E' mai possibile? vado nel culo del mondo e conosco qualcuno...
Il ragazzo de roma mi fece notare che avevo avuto molta fortuna chè il fumo non era facilmente reperibile sull'isola ma non colsi il segnale perchè nonostante la cognizione di ME si stesse sgretolando, pensavo ancora che tutto mi fosse dovuto.
Raggiungere Ginostra non fu facile, dovevo chiedere un passaggio ai pescatori e questi ripetevano che non potevano partire perchè c'era risacca.
Non esitai a fare la figura della torinese inesperta in termini marinari con relativa cappella quando, visto lo scorrere delle ore, chiesi:
"Vabbè, ma questo Risacca  se ne andrà prima o poi, no"?
I pescatori risero alle lacrime ma mi presero in simpatia e mi chiamarono quando arrivò una nave diretta a Ginostra.
Per ragioni intelligenti ed etiche che avevano come scopo salvaguardare l'ambiente del resto dell'isola, Ginostra non era provvista di porto.
La nave si fermò in mezzo al mediterraneo e dovetti scendere dalla scaletta valigie alla mano.
In mare aperto.
Una paura.....
A terra mi attendeva Malcolm.
A Ginostra non c'era fornitura elettrica, (se non nelle poche case che andavano a pannelli solari), non c'era acqua corrente, non c'erano strade e non esistevano mezzi di trasporto se non due muli utilizzati per lo scarico merci dalle navi.
Metti che c'era mare grosso per qualche giorno, non c'era neanche da mangiare.
Durante una ciucca di Jack Daniels a Noli, avevo fuso il Walkman, quindi ero pure senza musica (ahiiiii!!!!)!
I locali erano due: 'Da Salvatore' aperto di giorno e il 'Puntazzo', aperto la sera.
I frequentatori dell'isola erano la créme de la créme della società italiana. Neanche un tamarro.
Quel che mi colpì è che si era divisi per 'etnia', c'erano i milanesi, i fiorentini (da non confondere coi toscani), i romani ed ovviamente i torinesi (che eravamo noi).
Mi ricordava un po' le divisioni della casa a ringhiera dove son cresciuta in Via Bava, c'erano i calabresi, i napoletani, i sardi ed i pugliesi (che eravamo noi, io e mia mamma).
Io e Malcolm non abitavamo nemmeno in 'centro' ma a Lazzaro che io ho subito ribattezzato 'San Lazzaro' perchè per arrivarci dovevi scarpinare per venti minuti tra i Cactus.
E' qui che ho scoperto che il plurale di Cactus è Cacti!
A casa ci si lavava con l'acqua del pozzo, si cucinava con le bombole e l'illuminazione era data dalle lampade a petrolio!!!
lo so, anch'io credevo che non esistessero più...
Sapendo che le zanzare stravedevano per me, Malcolm mi diede subito una bella notizia: a Ginostra non c'erano zanzare, solo pappatacci.
Neanche il tempo di esultare e mi accorgo che anche i pappatacci stravedevano per me!

erano pure peggio delle zanzare perchè ti pungevano UGUALE ma erano invisibili!
Questi animali che non so nemmeno bene come si scrivano, non erano gli unici esemplari di fauna dell'isola, c'erano delle cavallette ENORMI, roba che ti rendi conto che cavalletta è diminutivo ma di poco, la radice parla chiaro, erano grosse quasi come cavalli!
Le finestre non erano provviste di imposte.
E ora parliamo di me:
anche se avevo tenuto di scorta diverse Roypnol, ero totalmente SCOPERTA! 

Per la prima volta mi trovavo ad aver a che fare con ME senza un briciolo di metadone, senza pasticche per gli spasmi muscolari, senza una canna e, molto importante per chi è insonne, senza persiane! Le Roy, era chiaro, dovevo razionarle.
La carenza fisica era stata dopotutto sopportabile ma il problema VERO era la Crisi d'Identità.
Non riuscivo neanche a guardarmi allo specchio, senza le pupille a spillo non mi riconoscevo.
Stare in mezzo agli altri era un problema, ero mentalmente e fisicamente inerme. 

Per darmi una faccia ravanavo nelle Lelle che ero stata.
Per non far brutte figure sciorinavo idee ed argomenti che avevo sentito da altri, senza averle rastrellate in prima persona e per questo risultavano superficiali e secondo me inefficaci.
Tutto di me mi faceva pena, specie questo continuo ravanare.
Che idiota, non avevo capito che dovevo ricostruire tutto, non salvare il salvabile, il carattere era quello ma la personalità era roba a venire. 

La mia anima era astigmatica, non riuscivo a mettere a fuoco.
Malcolm mi stava vicino, sapeva che non stavo bene ma non era a conoscenza della disgregazione TOTALE che avveniva in me anche perchè non avevo parole per spiegarmi. Solo lacrime.
Aveva un bel dire che se il walkman si era rotto era perchè avrei dovuto ascoltare ME stessa ma io preferivo ancora dare la colpa al mondo per quel che mi accadeva e soprattutto: "che cazzo avrebbe dovuto dire 'me stessa' a Lella?
Quella è muta, non mi piace"!


*Virginia è la ragazza conosciuta sul molo di Stromboli, quella che andava a Milazzo e mi chiese se mi serviva qualcosa. Dopo diventammo amiche, a Milano abitava alla Pergola (posto simil El Paso) e ogni tanto veniva a Ginostra e portava qualche canna, fiuuuu!!!!

Probabilmente Virginia non è il suo nome vero, non lo ricordo, ho voluto chiamarla così in onore alla Contessa di Castiglione, offuscata dalla meno frivola Anita e proprio per questo eletta ad unanimità (cioè coi voti sia di Lella che di Raffaella) a Nostro Idolo del Risorgimento!
Scusate se uso il plurale proprio del mago otelma.

notare la minuscola
minuscola