mercoledì 25 aprile 2012

Lellazepam a Filicudi

Dopo non so quanti giorni a Stromboli, forse un mese, si decise di partire alla volta di Filicudi.
Anche se una volta l'isola fungeva da Colonia Penale, in confronto a Stromboli, Filicudi era New York:
c'era la corrente elettrica, acqua corrente, addirittura strade con auto correnti!
Io e Malcolm conoscevamo tutti, praticamente una colonia di torinesi, ho beccato persino dei ragazzi che lavoravano con me al Doctor Sax quindici anni prima, si erano isolati lì a lavorare sulle barche ed a giocare a tressette (sportNazionale dell'isola).
Più che tutto ho beccato pure Ortensia che è una che fa sempre comodo incontrare in giro in quanto superSocievole, quindi conosce tutti, obbliga tutti a conoscerti ma, cosa che a me pareva la più importante, non aveva pre-giudizi.
A lei importava di me in quanto tale, non mi faceva domande sulla 'scimmia', non mi scansava come molti avevano fatto in città, le ero simpatica anche così, per questo dopo il lungo pellegrinaggio in cerca di me stessa, quando son tornata a Torino spogliata della desinenza Zepam, ho preso a frequentarla con fiducia, mentre gli altri ancora mi guardavano interrogativi, specie quelli che credono che non si possa cambiare (che sono poi quelli che non oseranno cambiare MAI).
ma di questo ne parleremo in futuro, che togliere la desinenza è stato duro e sviscerante, mentre ora che sono ancora in vacanza, preferisco godermela per quel che posso.
Della carenza si dice che passati i primi tre giorni, il resto è tutto in discesa.
Questo per quanto riguarda il fisico.
A me invece sembrava di stare sempre male, di aver sempre le gambe tagliate, il fiato corto e l'entusiasmo di un condannato a morte.
Diversamente che a Stromboli, tutti avevano almeno del fumo che un po' mi calmava ma aggiunto alle poche ore di sonno eseguito, mi lasciava in un limbo da rimba.
Il mio personale sportNazionale a Filicudi era ravanare nei cassetti dei medicinali di chiunque ci ospitasse e fare incetta di analgesici, dall'aspirina in poi, anche gli antistaminici andavano benissimo perchè portano torpore ed io avevo bisogno di tutto il torpore del mondo perchè non mi sopportavo e non mi riconoscevo.
Tanto ero messa male a livello di Identità che per un po' ho creduto che i MAU MAU mi piacessero davvero e facevo finta di capirne i testi e di sapere il piemontese, mentre invece sembravo un truzzo di Falchera che canta Bon Jovi, ma tant'è, dato che era una colonia di torinesi, quel disco dei MAU MAU era considerato inno nazionale e mi conveniva almeno far finta che mi piacesse.
Le vacanze finirono definitivamente.
Lasciammo Filicudi con tutti che ci salutavano dal molo, dopo aver promesso a tutti che ci saremmo sentiti sapendo che non sarebbe accaduto.
Malcolm per il ritorno aveva deciso di passare da Roma dove ci saremmo divisi che lui andava a trovare qualche sua fidanzata, credo. 

Io non presi bene la cosa, intanto perchè, come sapete, odio roma eppoi perchè mi sarebbe piaciuto passare di nuovo da Napoli che magari qualche marachella sarei riuscita a combinarla, mentre invece, indovinate......
....di nuovo e di nuovo, per tutto il tragitto che mi portava fino a Torino, io pensavo a tutti gli escamotage che avrei potuto adottare, a cosa avrei potuto vendere una volta arrivata a Porta Nuova per festeggiare il mio ritorno come si deve:
con un bel perone!
Sì, la roba era proprio l' Amore mio, a niente era servita la lontananza che fa dimenticare chi non s'ama, quello tra me e l'Eroina era Amore Vero e, come per due amanti che non si vedono da tanto e vengono travolti dall'emozione una volta riuniti, anche il mio perone fu di una veemenza selvaggia.
Tanta Carenza a qualcosa era servita.
Ora ero pronta a rituffarmi nella merda!