lunedì 12 ottobre 2015

La festa a sorpresa più bella della mia vita!

Quest'anno come molti sanno, avevo deciso di non festeggiare il mio compleanno; quando arrivi ad un certo numero, ti passa la voglia eppoi volevo proprio vedere cosa accadeva se...
La settimana però era stata bella pesa, tra le altre cose mi era sparito il padre (sigh, non posso neanche chiamarlo) ed il pomeriggio del due ottobre ero piena di merda&lacrime quando il telefono squillò.
Era Ortensia che voleva fare colli&merletti della festa del suo di compleanno (che è stata super!), ma sentendomi in singhiozzi ha dovuto virare in compassione e siccome il mio maggiore cruccio (oltre al padre sparito) era dovuto ai soldi più scarsi che mai ed anche un po' al fatto che non volevo essere a casa da sola a mezzanotte, ha subito trovato la quadra:
"Facciamo così, dice, io devo fare la porta ad una festa privata ai Docks, tu vieni con me, mi tieni compagnia e dopo ci dividiamo il malloppo"!
Perfettissimo direi.
La festa era organizzata da una ragazza molto nota a Torino per via della sua come dire... ...esuberanza? cazzo me ne frega, tanto mica legge il mio blog, diciamo che la parola esatta è follia; il festeggiato era il suo nuovo fidanzato.
Io ed Ortensia partiamo di casa già munite di bottiglia e bicchieri in cristallo così da non dover chiedere niente anche se una volta giunte ci siamo rese conto che sicuro non mancava da bere anzi...
Il buffet era strepitoso da vedere e da gustare, i camerieri erano in livrea, la casa spettacolare, c'era pure un noto dj (forse dj Bleah!) ed il sassofonista peruviano.
Noi, prese dal senso del dovere, decliniamo l'invito a fermarci ancora un po' in casa e scendiamo a fare il nostro sporco lavoro anche perchè eravamo curiose di sapere chi erano gli invitati.
Pioveva di brutto e siccome arrivava nessuno a parte quelli che abitavano ai Docks (e se la tiravano pure), io ed Ort abbiamo iniziato a darci dentro col nostro vino cosicchè quando finalmente gli ospiti ritardatari giunsero, eravamo belle allegre e credo che tutti pensassero che fosse lì, nella guardiola, la festa!
Verso le dieci salgo a vedere come procedeva il party, che so, magari avevano bisogno di qualcuno allegro e in effetti mi dicono di chiamare pure Ortensia che ormai c'erano tutti.
Stiamo lì, mangiamo, beviamo, conversiamo (Ort conversava anche troppo...), giunge pure Silvia una mia amica che ho scoperto fare la cantante che canta live un pezzo di Aretha che se non la guardavi credevi fosse nera, ma brava brava eh!, insomma, tutto bene finchè ad un certo punto nonostante djBleah sentiamo rumore di schiaffoni.
Era la ragazza del festeggiato che prendeva a schiaffi e non solo il suo nuovo fidanzato.
Noi tutti eravamo spalancati di bocca a guardare questa scena che non finiva mai, non so quante botte gli abbia dato, sicuro nessuno aveva intenzione di dividere conoscendo la ragazza (che chiameremo Tania).
Ad un certo punto lui, il festeggiato, prende la situazione in mano ed accompagna Tania ed altri sotto.
Credo abbiano continuato a ceffoni poi finalmente lui sale (non senza segni) ed esclama:
"Ma dimmi se per una scema del genere a mezzanotte la festa è già finita!"
Io che volevo non pensare al tre ottobre ma non ci riuscivo bene, quando ho sentito dire mezzanotte ho detto:
"Ma allora è il tre ottobre, è il mio compleanno adesso"!
E lui come se gli avessi detto che ho scoperto il DNA mi guarda illuminato e dice:
"Allora da adesso festeggiamo il tuo compleanno"!
E vai di champagne!!!

tanto, tanto champagne, anche rosè...
Io non ci potevo credere a tanto culo, da quel momento è diventata una festa vera in più continuavano ad arrivare invitati che conoscevo bene, quindi quando aprivano la porta, mi vedevano ed urlavano "Lellaaaa!!!", sembrava davvero la mia festa!
Una cosa incredibile e tutto a scrocco senza neanche dover pulire dopo e senza preoccuparsi di quell'amico che non è potuto venire (see...),  o altre cazzate che di solito fanno andare storto un compleanno.
Siamo andate via all'inglese quando ci è parso di avere dato tanto e anche se ci siamo perse il ritorno di Tania, eravamo tutte e due prese bene e satolle.


Il giorno dopo che ero bella devastata, verso le quattro suona il citofono, era mio padre! 
Non ricordava più il numero a memoria, era da due settimane che provava combinazioni per chiamarmi senza trovare quella giusta. A me è parso stupendo spuntasse il giorno ufficiale del mio compleanno e giuro che è stato il regalo più bello mi si potesse fare!