domenica 17 agosto 2014

Qualcuno per cui vivere

Eri tu Gulden.
Eri la ragione e la scusa per tornare a casa (non sai quante volte mi sono defilata da serate noiose dicendo che ti avevo promesso di tornare presto).
Quattordici anni di puro Amore incondizionato e corrisposto, questo eri. Eravamo.
Tu mi amavi anche se non mi ero fatta la tinta, se mi era caduta la capsula dentaria...
...se qualsiasi cosa.
...e io ti amavo anche se eri un prepotente bastardo che non sopportava nessuno in casa per più di venti minuti.
Ti amavo anche se picchiavi cani e bambini.
Ti amavo anche se credevi di avere discendenze ebree che ti portavano a segnare il terittorio manco fossi a Gaza.
Ti avevo promesso fin da piccolo che non ti avrei mai abbandonato e son riuscita a mantenere la promessa se escludi quei sei giorni passati in ospedale operata d'urgenza durante i quali, pur squarciata dall'ombelico in giù, il mio maggior dolore era stare lontano da te.
Sei stato la mia unica gioia quando finalmente son tornata a casa.
Quattordici anni senza andare in vacanza che tanto lontano da te niente sarebbe stato bello o divertente.
L'altra notte, quando ti ho visto rassegnato a non poterti lavare il musetto, perchè troppo disidratato, posare sconfitto la zampetta sul divano, ti ho promesso che non avresti sofferto a lungo..
...certo, anche vedere che faticavi a muovere le zampette posteriori ha inciso parecchio!
Lì ho deciso mai avrei potuto far soffrire il più GRANDE Amore della mia vita, che il ricordo del nostro Amore non sarebbe stato offuscato da sterili tentativi dolorosi per entrambi.
Che non avrei permesso alla malattia di modificare la tua bellezza e la tua (e dei tuoi simili) proverbiale autonomia.
Ti ho promesso che era inutile soffrire in due ed ho mantenuto anche questa promessa.
Solo, credevo di essere più forte; per dirla alla i Vianello, noi eravamo davvero Un corpo e un Anima ed ora mi sento mutilata proprio nell'Anima.
Mi manca il cuore, non giunge sangue alla testa, respiro per abitudine.

Come te, ora son disidratata anch'io, 
a furia di lacrime.
Mi sento sola, triste e inutile.
Come potrai immaginare, ci sono un sacco di canzoni che non riesco più ad ascoltare: quelle piene d'Amore che ti dedicavo, da Oh Gulden dei Beatles a Endless Love di Diana.
Anche con gli Earth Wind&Fire, Lenny e Sly di cui ti dicevo sempre che miagolavano meglio di te, ho seri problemi ma ti voglio lasciare con un frame dell'ultima canzone che ti ho cantato abbracciandoci stretti stretti, quella degli Smashing, la For Martha che ovviamente è mutata in For Gulden:
If you have to go don't say goodbye
If you have to go, dont'you cry
If you have to go I will get by
Someday I'll follow you and see you on the other side

But for the Grace of Love
I will the meaning of
Heaven from above

...repeat...

Ciao Amore mio per sempre!