lunedì 20 dicembre 2010

Della Privazione e del Desiderio


Tornando alla questione di Sant’Agostino e la sim, quella è una minchiatella, si può anche pensare alla gioia infinita che si prova quando perdi la tua maglia preferita in quel locale, quella sera che avevi bevuto troppo e ti eri divertito da morire, peccato l’unica nota triste è che ho perso la maglia rossa, sai, quella di Margiela… Eppoi, dopo varie peripezie Lei torna a te! A me da più piacere che vedere un parente!
O quando ti rubano la borsa nei locali, che poi trovi almeno la borsa, almeno le chiavi, almeno il walkman (eh, eh!).
Ma a me sono accaduti episodi di privazioni veramente forti.
La più Strong è stata quando sono tornata a casa dopo sei giorni angoscianti in ospedale! A parte il fatto che quando sono entrata, ho provato un emozione tale che ho dovuto sedermi a terra e mi sono guardata intorno; il mio mondo era lì, era ancora tutto lì, la mia musica, anche il gatto! 
Quant’ho pianto! Non so che lacrime fossero ma sono le più belle che ricordi!
Tralascio che una volta a casa, mi faceva felice qualsiasi cosa, dalla pedicure o tutto quel che volessi fare quando volevo, nonostante fossi ancora moribonda!
Già all’ospedale si era materializzato un messaggio! Dopo l’operazione non potevo ne’ mangiare,ne’BERE che è mooolto peggissimo! Ero arsa! Che brutto, credo non andro’ mai in un deserto!
 Insomma, ad un certo punto mi chiama Benedetta (grazie a Dio sono fornita degli amici migliori del mondo), mi chiede di cosa avevo bisogno ed io le chiedo uno stick, possibilmente all’anice. A febbraio. Nevicava. Erano in corso le Olimpiadi.
 Ragazzi, l’ha trovato! All’anice! Dovevo mangiarlo di nascosto dagli infermieri che mi era proibita l’acqua, lei mi copriva. E’ lì che ho mangiato la cosa PIU’ BUONA della mia vita!

Quella volta ho FINALMENTE capito che per fare in modo che non ci si dimentichi di queste felicità, il Destino ogni tanto ti manda una mazzata, così, tanto per farti capire quanto sei fortunato.
Da sborona che sono, ultimamente me le infliggo da sola le privazioni, così, tanto per allenarmi ed il risultato è che riesco a provocarmi felicità con ciò che ho di solito. Desiderare quel che era abitudine!

Esempio: dalla mia agenda 31 agosto
No ragazzi, questa storia della privazione e del desiderio, ha sortito effetti paradisiaci!
E’ da venerdì che per pigrizia e per prova, ho fatto a meno del caffè.  E’ coinciso con un avaria di Green! Only nero e tea! Brrrr!!!
Mattino senza Colazione Imperiale vuol dire: Grugno spaventoso, cacca al minimo sindacale, zero fantasia nella scelta musicale, specie il primo disco che è il disco droga, il motore della giornata!
Un incubo, in più, ovvio, nessuno chiama!
Tre giorni così!
Ieri mi sono trascinata a prendere il caffè, per una strana congiunzione astrale è giunta a giusta fine anche la Verde avaria!
Oggi,3 settembre COLAZIONE IMPERIALE!
Cacca a go-go, musica a nastro (una pera, direi), Trasporto e Gioia! Ho persino trovato interessanti certi articoli che ieri avevo scagato! E’ stato bellissimo anche lavarsi i denti, belli gialli con bocca impastata invece di quel NEUTRO tea che neanche ti faceva venire voglia di lavarli, i denti! E dire che mi è pure venuto il ciclo, questo non è umore da ciclo!
Esperimento riuscitissimo, risultati over previsioni!
Ora è uscito questo libro di Francesco(?) Piccolo –Momenti di trascurabile felicità- ho scoperto di avere un fratello logico cioè non biologico e avuto la certezza che non sono per niente originale!