mercoledì 15 maggio 2013

il potere logora PUNTO.

Ricordo di avervi raccontato en passant del periodo in cui ero diventata PusherElla grazie alla lungimiranza del mio di allora pusher.
Ci torno un attimo magari tralasciando particolari che potrebbero non essere caduti in prescrizione, perchè un film e la morte dell'emerita carogna (Andreotti), mi hanno spinto verso una conclusione che vi dirò alla fine (sennò che conclusione è?).
Dunque, io prendevo la roba da questo che tutti chiamavano il Geometra che smerciava Brown Sublime e che, come tutti quelli che ce l'hanno buona, non la dava a tutti: solo a pezzi, solo a chi conosceva bene.
Le ragazze dei portici di Via Nizza (sì, insomma, quelle che ci battevano sotto i portici), me l'avevano fatta assaggiare diverse volte ma mai ero riuscita ad avere un incontro con lui, solo grazie ad un mio trabocchetto riuscii ad avvicinarlo, sì, insomma, trabocchetto, più che altro una Lellata...
Me l'ero fatto descrivere in tutti i modi e un giorno lo vedo passare a Porta Nuova, gli passo davanti, faccio sorriso e lui mi scaga pesantemente.
Forse ero già ostinata ai tempi, il micro-fallimento non mi era andato giù, allora faccio tre metri e poi lo chiamo col suo nome...
E lui GAGGIO, ovviamente si gira.
Lella 'l'affabulante anche simpatica' dai suoi tre metri di distanza ghigna e gli dice una minchiata tipo:
"Allora sei tu Mauro la SuperStar, non ne posso più di star dietro a questi che vendono solo taglio, mi vedi? Non merito qualcosa di più?"
Lui subiva il fascino delle belle ragazze, specie delle rosse (mi avevano detto), in più era davvero simpatico, quindi si fece due ghignate anche lui e diventai sua cliente.
Quando mi propose di prenderne di più per venderla agli amici, andai un po' in para, avevo paura di andare sotto, quindi nonostante gli introiti derivanti dallo spaccio, continuavo a rubare tutti i giorni un po' perchè si sa mai quel che può succedere eppoi perchè era un abitudine ormai, mi sarei annoiata a stare tutto il pomeriggio a far niente.
La sua brown era davvero eccezionale, tanto che mi spiaceva molto tagliarla, infatti la davo via quasi così come la ricevevo e gli 'amici' a cui piaceva, diventarono davvero molti.
Forse troppi.
Era agosto e mia madre era in ferie, così casa mia divenne 'luogo di culto'.
Per non dare nell'occhio avevo messo mille paletti: vendevo solo a pezzi, non si poteva venire al mattino e neanche aspettarmi sotto casa, se non avevi i soldi giusti non te la davo (o almeno ci provavo), cercavo di dare orari precisi pur sapendo che da tossici è difficile rispettare gli orari e per quanto riguarda madama, speravo in Dio!
All'inizio era divertente, tutti avevano bisogno di me, mi cercavano, facevano regali...
Quando finalmente riuscivo ad uscire di casa, incontravo SEMPRE gente felice di vedermi.
Con questi felici di vedermi dovevo poi tornare a casa per servirli.
Non era più possibile fare una serata in qualche locale perchè prima o poi dovevo tornare a casa per affari.
Poi, ti scontri col fatto che devi fare la merdaccia anche con gli amici-amici se non hanno soldi.
Ti ritrovi la casa piena di minchiate che non ti servono perchè qualcuno in carenza aveva solo quello (una volta addirittura un copricapo Apache, piume coloratissime che diventarono la gioia dei miei otto gatti appena uscii)..
Spesso diventavo cattiva e siccome avevo problemi di vene, misi un nuovo paletto: non avrei servito alcuno se prima non riuscivo a farmi io. E allora vai.....
Tutti infermieri, tutti in coda: "ci provo io, ci provo io".
Tripudio e gioia generale appena trovavo la vena!
Cazzo, avevo il potere!
Avevo il Potere di far stare meglio le persone, anzi, di farle guarire,  niente male!
Mia madre tornò ed andai a prenderla alla stazione con due amici coi quali avevo fatto nottata.
Una nottata di merda perchè per la prima volta in vita mia avevo preso un acido, un Superman.
Gli acidi li ho sempre odiati, dicevano che dovevi esser preso bene per calarteli e tutte le volte che me li son trovati a portata di mano mi ponevo quindi la domanda: "Son presa bene?"
La risposta era sempre NO, forse ci pensavo troppo, boh!
Quella notte mi son detta: "Massì, prendiamolo, mal che vada dopo abbiamo la roba!"
Peccato che nel bugiardino dei trip nessuno avesse scritto che ti ci puoi fare su tutta la roba del mondo ma finchè non ti scende, non sentirai un emerita mazza.
Infatti mi ci sarò fatta su una sedicina di volte ed ero sempre al punto di partenza, mi guardavo allo specchio e mi vedevo la faccia da bulldog.
Un incubo!


Quando il Taxi che portava me e mia madre arrivò sotto casa, le sorprese non erano finite.
Proprio davanti al mio portone, c'era una macchina della polizia e non era un allucinazione da trip.
RAGAZZI MINCHIA CHE PAURA!!!!
Balbettai a mia madre che sarei salita per prima: "ma no aspetta...."
Aspetta un cazzo, afferrai la prima valigia che mi venne in mano e col cuore in cassa dritta presi le scale proprio mentre gli sbirri scendevano.
Oh, non mi hanno degnata di uno sguardo, cercavano qualcun altro...
La paura però fu tale che ne parlai con Mauro che mi tranquillizzò ricordandomi che tanto dovevo partire per Nizza e che anzi, se volevo esportare.....
Partii per Nizza il giorno dopo talmente di corsa che dimenticai la 'roba' necessaria per il viaggio e persino TUTTI i soldi!
Arrivata a destinazione non ebbi altra scelta che lasciare i bagagli nelle cassette di sicurezza (qualche Franco l'avevo) e tornare a Torino col primo treno.
Io ero in carenza sparata e il Destino invece era cazzone quel giorno lì.
Dovevo trovare subito il Geometra, freneticamente mi spostavo nei posti all'ora in cui sapevo di trovarlo ma mancavo gli appuntamenti di micro minuti.
Incontravo quelli che l'avevano appena visto ma di darmi qualcosa a gancio, non se ne parlava...
Insomma, avevo smesso di spacciare da un giorno e già non valevo più un cazzo!!!
Dovetti andare a casa, elargire scuse in-credibili a mia madre che mi sapeva in vacanza, prendere i soldi che avevo in un mobiletto chiuso a chiave e finalmente andare a far compere.
Seee, come no, sarebbe stato bello e facile se solo avessi ricordato dove avevo nascosto la chiave!
Solo con l'aiuto di Gix scassinatrice ne venni fuori e tutto più o meno sotto gli occhi di mia madre che mi dimostrava che quando le cose non vuoi saperle, non le vedi!


Credo che il mio disprezzo per il potere sia nato in quel periodo, ne avevo provato l'ebrezza per un piccolo momento finchè mi son resa conto che queste persone erano felici quando mi incontravano solo perchè in me vedevano la roba.
Non era neanche molto divertente farsi leccare il culo, avere sempre ragione, vederli ridere per ogni minchiata che dicevi o farsi in quattro per accontentarti solo perchè non avevano altra possibilità.
Tutto quell'entourage di lacchè serviva a niente quando mi sentivo sola, anzi, quel piccolo potere non faceva che peggiorare la mia solitudine perchè in effetti non potevo fidarmi di nessuno.
Ora gli amici ridono alle mie battute perchè sono una demente, se cercano di accontentarmi è perchè mi vogliono bene davvero e spesso mi devono dare ragione solo perchè ho quasi sempre ragione, il potere lo lascio a chi ha bassa autostima e per questo è solo e probabilmente resterà solo per sempre come dimostra la vita dell'emerita carogna!